mercoledì 4 giugno 2008

vecchie foto.

le tue depressioni ancestrali camuffate malamente dietro ai tuoi silenzi
detestiamo entrambi le stesse cose solo che io sono più debole e posso sempre telefonare.
e competere con te fin da quando eravamo adolescenti perchè sai scrivere meglio e sei sempre stato più intelligente di me.a volte ci ripensi alle nostre notti al mare quando non ti lasciavo dormire che mimavo le canzoni di bennato e tu fumavi in mutande sul nostro infinito terrazzo?faceva così caldo che iniziavamo a litigare.
I nostri filmini mentre aggiustavi le doghe al letto che avevamo rotto saltandoci sopra come bambini e le tue labbra cosumate dal freddo quando mio padre ci portava a vedere lo spettacolo di dori ghezzi.Le nostre promesse all'acquario di genova,il nostro pomeriggio fra i sepolcri e i marmi e le statue commemorative a Staglieno "andiamo a regalare una rosa a fabrizio che ci ha fatto incontrare".Le mie crisi depressive le mie grida il mio autolesionismo ingiustificato e tu che mi asciugavi il sangue col fazzoletto nonostante la mia stupidità.E adesso che io vivo nuovi luoghi e non ho imparato niente,e cerco nuovi drammi col lanternino come tu giustamente puntualizzi,e tu che già sapevi di chi mi sarei innamorata prima ancora che io potessi anche solo immaginarlo e negavo tutto mentre tu tanto già lo sapevi che avresti avuto ragione.Le tue pall mall blu consumate buttate dal balcone.E quando fischiavi da sotto la mia finestra le note di Indian Summer e mi precipitavo che sapevo che eri tu.E tu che c'eri quando vedevo mio padre crollare e guardare la me che detestavo diventare sempre più cinica.a te che capivi la morte e mi hai amata veramente non come gli altri,che di me non sanno vedere nient'altro dietro ai miei bizzarri comportamenti.Dicevi che ero diversa mentre studiavi i tuoi libri di storia dicevi che ferrara mi aveva cambiata e che non ti importava un cazzo di vedere la mia nuova vita.Mentre torno questa notte in queste strade sconosciute mi ricordo di te,che non mi dici perchè stai male,e mi ricordi tanto me,sapessi quanto ironica è questa situazione.A volte mi rendo conto di quanto di te sto cercando qui.vorrei vederti sul mio divano con la tua espressione seria succhiarti la sigaretta in silenzio e parlarmi di quei gruppi che hai scoperto tra gli scaffali della sala borsa e io ti rimprovererei per come spendi i soldi da ND.Ho provato a telefonarti ma non mi rispondi già dormi sicuramente,sul tuo letto su cui avevi paura di farmi dormire che tua nonna ci vedeva.e adesso che ti stupisci che qualcun altra possa capirti come ti capivo io che ero sempre troppo egocentrica e ti tradivo ogni giorno con lo specchio vorrei solo parlare un pò con te che tanto hai sempre ragione più di me

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