mercoledì 4 giugno 2008

"nella bottiglia d'orzata dove galleggia milano"

eccitavamo i pesci con le nostre luci immaginarie.prendavamo il treno e scappavamo a vivere davvero.A Milano dove tutto sembra così alto,dall'eurostar dove disturbo i vicini di posto con la musica troppo alta.I completi gessati non si contano più,così come i particolari eccentrici a usufrutto dell'intera popolazione.
Le pelli e le epidermidi di colori innaturali dall'ocra al cuoio usato,le vedavamo opacizzarsi sotto le luci del mattino alla stazione di Bologna.Le loro valige lucide e affibbiate come le loro labbra serrate,segno di chi sta facendo qualcosa di utile per sè.O perlomeno apparentemente,lavorando.
Noi al contrario non facciamo assolutamente niente,proseguiamo verso le vie sporche e trafficate,luccicanti di vestiti e di accessori-da cui vengo ,ammetto, affascinata-fumiamo sigarette,osserviamo, filmiamo, fotografiamo ,ragioniamo ,cerchiamo di non ricordare.Discutiamo sulla mia lentezza.Non andremo mai in vacanza a Praga.

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