lunedì 30 giugno 2008

io.

io vengo apprezzata molto dagli sconosciuti.
la qual cosa mi mette anche un pò a disagio.
sento questa forte ammirazione
con cui la gente mi investe unicamente perchè sono
ubriaca,tinta,truccata,nuova,curiosa,strana
creativa,caricaturale.

Per le stesse motivazioni poi rimango sola
a masturbare quel poco che mi invento
per sentirmi in compagnia.

Fenomeno da baraccone,ma di affetto quello vero
che mi svesta da me stessa
non ne ho trovato ancora.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei dire la mia stronzata: non credo che ci si possa svestire da sè stessi; è un "abito" tessuto sulla nostra pelle entro il quale "abitiamo".

distorcevo sempre tutto. ha detto...

non è una stronzata.affatto.
ma l'ancestrale desiderio di essere amati al di sotto della superficie,dell'essere spogliati e visti per ciò che realmente siamo è un'utopia esistente.
resta un utopia però.

Anonimo ha detto...

è un desiderio che nasce nell'io, quello di amare sè stessi nel "non luogo". negli altri si ama "anche" la loro superficie, che completa meravigliosamente l'essenza della profondità. adesso voglio contraddirmi...sono per una visione monista dell'essere, dove superficie e profondità sono la stessa cosa.
che sia troppo superficiale? ciao